E’ sempre più frequente lo stimolo alla “chiusura emotiva”. Per alcuni aspetti è quasi diventata una necessità, l’unica maniera per non essere feriti per primi. E’ come essere faccia a faccia con una persona armata…chi preme prima il grilletto l’avrà scampata!
Ognuno di noi, credo, ha provato sulla propria pelle, quella particolare sensazione di barricamento dietro un muro, in attesa che l’altro faccia la prima mossa…e quando ciò avviene, capita persino di sentirsi soddisfatti per il fatto di essere diventati così “affinati” nel saper identificare il “malfattore”.
Il punto è, a mio avviso, che tutta questa faccenda di rimanere spesso barricati, fa sì che l’altro “avverta” la nostra freddezza e per naturale reazione, egli, correrà subito ai ripari, barricandosi anche lui dietro un muro spesso tanto quanto la situazione lo richiede.
Un tempo i rapporti umani erano più veri e più “umani”.
C’era meno distanza fra le persone, perché non regnava la costante paura di essere fraintesi o giudicati su due piedi. Ognuno aveva il suo posto e ogni singolo individuo era degno di stima e di rispetto per il semplice fatto di appartenere ad una condizione di esistenza, e non importava quale essa fosse!
Non c’era quel costante rischio che qualcuno potesse avere scopi non in linea col codice etico.
Se qualcuno sbagliava, spesso era in buona fede.
Siamo sempre di più impegnati a non far capire agli altri i nostri sentimenti ed a porci in una posizione di minor vulnerabilità. La cosa sorprendente è che, paradossalmente, ci offendiamo ogni volta che non ci sentiamo compresi.
Ma come sarebbe possibile esserlo? Non siamo forse noi che desideriamo rimanere nell’ombra? Perché allora, quando otteniamo ciò che desideriamo, e cioè essere “fraintesi”, ne rimaniamo delusi?
L’interesse per il benessere comune è sempre meno presente, così come la lotta contro le interferenze sulle armonie nei rapporti umani…sempre più spesso si dà calcolando il vantaggio e l’utilità.
Dare senza mezze misure è cosa d’altri tempi!
Ma c’è qualcuno che sa come si fa a non alzare muri e a non calcolare il dare e l’avere…i bambini!
In loro c’è ancora quella naturale e spontanea passione per le cose semplici!
Catia Vela
I bambini vivono nella spontaneità del loro essere…si prendono per mano senza distinzione…vivono nel gioco è nell’amore…un esempio da osservare
I bambini…
ognuno di noi ha in sé “il bambino”. Alcuni gli danno un posto in prima fila, altri lo tengono al sicuro dietro le quinte. Un vero peccato! Perché quel bambino ha più diritti di vivere di qualsiasi adulto “mascherato”. Un adulto vero, non mascherato, “sa come si fa”. Un adulto vero, di fatto, è un bambino cresciuto solo nel fisico e nella mente. Ma non nel cuore. Nel cuore non si diventa mai adulti.